16 Febbraio 2025

I COMUNI DOVE SI VOTA IN PROVINCIA DI SALERNO,VEDIAMO QUALI SONO

SALERNO. Sono 296mila 455 i salernitani, divisi in 49 comuni, che il prossimo 26 maggio saranno chiamati a rinnovare (o confermare) il sindaco e il Consiglio comunale. Sarà un election day, in quanto oltre che per l’elezioni Amministrative si voterà anche per il Parlamento europeo. 
I Comuni al voto. Nel Salernitano dovranno essere eletti 580 consiglieri comunali. Un vero e proprio esercito di amministratori pubblici in rampa di lancio. Scendendo nei dettagli si vota ad Albanella, Ascea, Atrani, Auletta, Baronissi, Bellizzi, Bellosguardo, Caggiano, Campora, Capaccio Paestum, Casalbuono, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castelnuovo Cilento, Castelnuovo di Conza, Castiglione dei Genovesi, Cicerale, Cuccaro Vetere, Felitto, Furore, Futani, Gioi, Laureana Cilento, Minori, Montano Antilla, Montecorvino Pugliano, Morigerati, Nocera Superiore, Oliveto Citra, Omignano, Ottati, Pagani, Ricigliano, Rofrano, Sala Consilina, Salento, Salvitelle, San Cipriano Picentino, San Mauro Cilento, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sarno, Scafati, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tramonti, Valle dell’Angelo e Vietri sul Mare. Come già accaduto nel 2014, lo scrutinio seguirà una tempistica ben precisa: si procederà nella serata di domenica 26 maggio allo spoglio delle europee, mentre solo nella tarda mattinata di lunedì 27 maggio ci sarà lo scrutinio delle elezioni amministrative. Già fissata la data per gli eventuali ballottaggi: domenica 9 giugno. 


Comuni col ballottaggio. Nel Salernitano sono sei i Comuni chiamati alle urne con popolazione legale superiore alla soglia dei 15mila abitanti e per i quali viene applicato il sistema elettorale maggioritario a doppio turno: Baronissi, Scafati, Pagani, Sarno, Capaccio Paestum e Nocera Superiore. La città più grande è Scafati, con poco più di 50mila abitanti e, assieme a Pagani e Sarno, elegge 24 consiglieri comunali. A Scafati non c’è un sindaco uscente, in quanto il Comune è stato commissariato per inflitrazioni camorristiche, in seguito ad un’inchiesta culminata nell’arresto dell’ex Pasquale Aliberti. 


I big in campo. Il secondo Comune più numeroso è Pagani (34.641 abitanti), dove ritorna a chiedere la fiducia dei propri elettori il consigliere regionale Alberico Gambino, mentre il sindaco uscente è Salvatore Bottone. A Capaccio-Paestum si presenta ai nastri di partenza un big della politica locale: Franco Alfieri, ex sindaco di Agropoli e consigliere politico del presidente della Regione, Vincenzo De Luca. A Sarno il sindaco uscente è l’ex presidente della Provincia, Giuseppe Canfora, che, richiederà la fiducia ai sui elettori. A Baronissi si consuma una delle sfide più calde della provincia. Il centrosinistra è diviso e ha provocato lo scioglimento anticipato dell’assise cittadina, con la defenestrazione del sindaco uscente, Gianfranco Valiante. E già nella fase preliminare della campagna elettorale stanno venendo fuori tutti i veleni di una competizione che si preannuncia piuttosto accesa. Clima frizzante pure a Nocera Superiore, dove i pretendenti sindaco sono 5: l’uscente Giovanni Maria Cuofano, il candidato del centro destra Giuseppe Fabbricatore, Raffaella Ferrentino, Mimmo Oliva e Carlo Mandara (Movimento 5 Stelle). 
Come si vota. Nei comuni con popolazione compresa tra 5.000 e 15.000 abitanti ciascun elettore può esprimere al massimo due voti, che devono riguardare candidati di sesso diverso della stessa lista, pena l’annullamento della seconda preferenza. Per i comuni inferiori ai 5.000 abitanti si può esprimere la preferenza per un candidato al consiglio comunale, scrivendo il cognome nella apposita riga sotto al simbolo della lista. Quando l’elettore omette il voto al contrassegno di lista, ma esprime correttamente il voto di preferenza per un candidato a consigliere, s’intende validamente votata: la lista a cui appartiene il candidato votato; il candidato a consigliere votato; il candidato sindaco, collegato con la lista a cui appartiene il candidato consigliere votato. Il voto al candidato sindaco vale anche come voto alla lista collegata non essendo previsto il cosiddetto “voto disgiunto”. Alla lista dei candidati a consigliere sono assegnati tanti voti quanti sono i voti conseguiti dal candidato sindaco a questa collegato. La ripartizione dei seggi fra le liste di candidati è effettuata dopo la proclamazione dell’elezione del sindaco. Alla lista collegata al sindaco eletto sono attribuiti due terzi dei seggi assegnati al consiglio. I restanti seggi sono ripartiti proporzionalmente fra le altre liste. Gaetano de Stefano

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