7 Febbraio 2025

IMMIGRAZIONE: IL GRAVE PROBLEMA IRRISOLTO DELLA POLITICA ITALIANA

(Giovanni Coscia) – Anni addietro, la si chiamava immigrazione di massa. Oggi tutto è cambiato, in considerazione di flussi continui, a migliaia, di extra-comunitari che giungono, non in Europa, ma sulle nostre coste, in special modo a Lampedusa. Considerati gli eventi e le modalità, è forse opportuno chiamare l’evento migratorio come “deportazione di massa”. Anni addietro, era d’uso andare a sfruttare gli schiavi nei propri territori e lo si chiamava colonialismo. Oggi si finge di accoglierli, facendoli arrivare, non prima di aver bombardato il loro territorio, destabilizzandoli, per avere una “immane massa” di nuovi schiavi, da poter sfruttare illimitatamente, come un scorta di riserva di mano d’opera, che sono in tutta onestà, senza alcun diritto, e disposti a tutto, essendo de-territorializzati,  sradicati, che costituiscono il bacino ideale per lo sfruttamento illimitato da parte dell’opera capitalistica e di chi ne gestisce le redini. In pratica, l’obiettivo del capitale, per intenderci su questa faccenda migratoria nel nostro paese, non è quella di integrare i migranti, come falsamente ed a più riprese si ripete in tv ed in politica, ma è quello di disintegrare i non ancora migranti. L’obiettivo quindi, del capitalismo sregolato e senza freni, consiste di rendere noi tutti, come migranti, senza diritti e sfruttati illimitatamente. E’ il rischio reale che noi italiani stiamo ricevendo da questa classe politica, che poco o nulla ottiene da una falsa Europa, che bada solo ed esclusivamente ai propri interessi capitalistici.

E il grave rischio che stiamo attraversando, e che pochi hanno in considerazione, è la possibile conquista, che gli stessi migranti, possano avere nei confronti del nostro paese. Ci vogliono colonizzare? Non è da escluderlo, anche se non è uno scontro di civiltà come intendono farci credere, per contrapporre i cosiddetti “autoctoni” contro i migranti; il capitale ed i capitalisti, vincono nella misura in cui “frammenta o distrugge la coscienza la coscienza degli offesi. Il nemico non è il “migrante”, ma chi costringe nei fatti, i popoli a migrare. Il nemico quindi, non è colui il quale è avvolto nella sua disperazione, ma chi getta gli stessi nella più totale disperazione; Il nemico è il “capitale” finanziario che sta introducendo una massa di disperati con l’obiettivo di renderci e metterci tutti in quelle condizioni. In pratica, secondo i criteri dei capitalisti e di chi ne gestisce le redini, dobbiamo essere tutti come i migranti. Ecco il vero obiettivo della società futura che si intende costruire. Una società da sfruttare al massimo, col minimo dispendio economico e favorire ancor di più, chi è già ricco oltremisura. Ritengo dunque, che i popoli vanno aiutati nelle proprie terre; nelle proprie radici; nella propria terra di appartenenza. Costerebbe molto di meno a noi tutti. Noi tutti italiani, perché, è palese, la UE, altra casta, accetta migranti solo sul territorio italiano. Gli altri, come Pilato, se ne lavano le mani.

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