MOVIMENTO 5 STELLE: ANALISI DI UNA MORTE ANNUNCIATA


Nemmeno Scotland Yard sarà in grado di ricostruire l’anamnesi di un delitto perfetto come quello dei 5 stelle. Trattasi nel caso specifico, di suicidio o magari eutanasia. Quel movimento politico che aveva promesso sfracelli; che aveva annunciato la morte definitiva della casta politica; che avrebbe ridato all’Italia un senso di giustizia, ha palesato al contrario, come si è bene inserito o intrufolato in tutto ciò che rappresenta il sistema casta e divenendo addirittura, costola allungata, o magari meglio definirla …coda di quel vecchio partito comunista, tramutatosi sotto le spoglie del Pd e di ciò che per anni ha rappresentato per il nostro paese: l’oscurantismo, il capitalismo ed il decadentismo culturale e politico. Quel movimento grillino, nato proprio in Emila Romagna, ha cantato le sue ultime note di una marcia funebre proprio in quella regione: Neanche un consigliere regionale alle ultime elezioni.
Niente. In pratica più che dimezzati i 5 N (nulla), sono letteralmente finiti. Più che definire errori di gestione di un movimento, si può attribuire agli stessi nullisti, la campagna d’odio avverso un sistema del quale ne sono divenuti autori ed interpreti principali. Alla
incapacità di governare, vi si è inserita la campagna d’odio neri confronti di tutti, unitamente alla impreparazione di cotanti “parlamentari” che mai avevano trattato la politica se non per sentito dire. Ed ecco il declino. La sequenza di errori, che procede inarrestabile da tanti anni, dimostra la fine quasi definitiva del gruppo. In pratica, gli italiani tutti, hanno captato, la
chiara marcata malafede, unitamente agli ordini impartiti dai cosiddetti vertici, a partire dal comico, che è divenuto il deus ex machina. Ma tutti gli altri…zitti. Così, capita l’antifona, hanno smesso di votarli. Ma i segnali per chi sapeva leggere vi erano già tempo addietro; avvero da alcune espulsioni attuate nel lontano 2010 e nel 2013. Non ultimo il senatore Paragone, che ha esternato una serie di considerazioni, che hanno letteralmente scioccato gli stessi elettori. Poi è avvenuto l’entusiasmo e l’assalto al parlamento che ha posto in secondo piano, le regole che si erano preposti. Si è creato quel “BAG” o quello scoppio, a cominciare dalla Casaleggio associati, che gestisce un partito e non si sa su quali basi hanno creato questo criterio. E così in pratica, i 5 stelle sono divenuti la costola del PD. Non ultimo, in ordine di data, l’abbandono di Di Maio, quale capo politico del partito. E’ da ritenere dunque, che le strategie adottate dal movimento, prima che divenissero forza di governo, avessero a giusta ragione, la motivazione per dare vita ad un cambiamento sperato. Poi i fatti sono diventati altri ed il potere li ha assimilati e succhiati nel suo interno, divenendo essi stessi, quella casta che da sempre molti italiani non accettano. Unitamente alla pagliacciata della riduzione dello stipendio, quando al contrario, ottengono rimborsi sino alla quota di 8mila 9mila euro. Che bravi.
E il cambiamento
atteso? Il VAFFA DAY? Una crescita esponenziale che nella storia della Repubblica non si ricorda. Poi le poltrone, hanno fatto si che gli stessi grillini nullisti, fossero assimilati al vecchio sistema partitocratico e consociativo. Poltrone in ogni direzione. Hanno occupato la
Rai e tanti altri uffici. Gli stessi sono diventati “sistema”. E proprio dal Vaffa day di Bologna di 10 anni fa, i grillini intendevano mandare a quel paese la casta consolidata ed in primis quelle stanghe arrugginite di un carro stridente rappresentato dalla sinistra italiana, non più vicina
alle problematiche della gente, ma capitalista, europeista ed a favore dell’euro. Ecco il vero volto dei 5 stelle. Sono peggiori degli altri e forse più. Una ripresa? Improbabile anche il solopensarlo. E per questo un bel VAFFA, per fortuna, ci sta davvero tutto.Giovanni Coscia