REFERENDUM: UN TAGLIO NETTO ALLA DEMOCRAZIA. PERCHE’ VOTARE NO!

(Giovanni Coscia) Referendum Si, referendum NO. Abbonda la confusione in questo momento che diverrà storico per il nostro paese. Il taglio dei parlamentari che si voterà il prossimo settembre, altro non rappresenta che il regime liberista dominante. Quella classe politica e massonica che vuole tagliare ogni suo costo, ma vuole tagliare soprattutto i diritti sociali della vita, sotto il nome del principio della prestazione economica. Di sicuro vi è anche questo motivo e si può serenamente affermare che i partiti che propongono il taglio dei parlamentari sono pervasi dalla ragione liberista. Vedi movimento 5 stelle, che ha fatto stravolgere i piani anche al Pd di Zingaretti, quello sempre contestato da Di Maio & C e che oggi pur di non perdere le proprie poltrone, affiancano la scellerata ipotesi del Si referendario, pur schiacciando di netto e recidendone il capo, alla libertà democratica. A conti fatti e con le dita sul naso a contare il danaro, il risparmio è davvero pochissimo.
Se fosse il risparmio dei costi della politica, sarebbero ben altri i terreni da sondare e da tagliare. Il motivo reale del referendum proposto dai grillini, è quello di indebolire la già fragile democrazia, rimuovendo il numero dei parlamentari e quindi rimuovendo di netto il potere reale della democrazia stessa nel parlamento, regalando un grande favore alla classe dominante finanziaria che vuole maggiore economia e meno politica. In pratica significa che si ridurrebbero i controlli della classe governativa assoggettata ai parlamentari che imporrebbero una maggiore apertura e visione sui mercati finanziari stessi. La chiave di lettura di questa stratyegia grillina, la si evince in una dichiarazione rilasciata da Casaleggio nel non lontano 2018 e che così titolava: “CASALEGGIO SHOCK: IN FUTURO IL PARLAMENTO NON SERVIRA’ PIU’”. Era proprio Davide Casaleggio, leader dei pentastellati, che scioccò il mondo politico italiano. In sostanza facendo un sillogismo nemmeno tanto difficile, ovvero che lo stesso Casaleggio prevedeva nel 2018 la inefficienza e la insufficienza del parlamento, oggi propone questa legge attraverso un voto referendario per il taglio dei parlamentari; è chiaro ed ovvio che mirano a rendere superfluo il parlamento e tagliare poco alla volta tutti i parlamentari ed il parlamento stesso. Ecco la vera ragione di questo referendum: togliere democrazia al nostro stato. Chi vota SI, abolisce nei fatti reali la democrazia. Il NO al referendum, costringe al dialogo ed aperto con tutte le classi dirigenti. Questa è la democrazia. Perché il popolo è sovrano e i grillini, stanno tranciando questa strada. La scusa dei costi eccessivi, è futile e banale. Ci sono altri mezzi per ridurre i costi. Specialmente ai grillini, che hanno invaso le poltrone di tutte le commissioni, di ogni tipo e ragione, trasferendosi da un ufficio all’altro, con la poltrona appiccicata ai fondelli.