16 Marzo 2025

SALVINI HA FATTO IL POSSIBILE?L’UNICA SPERANZA RIMANE TARRO

(Giovanni Coscia) – Vada come vada, hanno vinto loro. Certo. Hanno vinto, anzi stravinto, Conte, Renzi, Zingaretti, Di Maio e compagnia bella tutta, ed hanno messo a tacere proprio tutti, ottenendo l’unica cosa che interessi loro davvero: il potere e quindi il farsi sopportare dagli italiani tutti. Questa mescolanza o intruglio giallorosso, o meglio definirlo un groviglio, al governo da poco più di un anno, ha causato danni enormi al Paese e continua a farne, ma non schioderà dalle poltrone ministeriali i propri fondelli, fino al 2023, quando – Mattarella e Covid permettendo – si tornerà a votare per il rinnovo del Parlamento. L’opposizione, Salvini in testa, ha fatto il possibile, tutto il possibile: non per mandare a casa questi cialtroni, ma per mantenerli al loro posto. Errori su errori, messaggi sbagliati e figure barbine e ridicole hanno fatto sì che gli italiani, quando sono stati chiamati alle urne nei Comuni e nelle Regioni, premiassero i partiti che sostengono un Governo imbarazzante, anziché quelli che, in teoria, lo avversano. Così, quando è arrivata la seconda ondata del Covid-19, Conte ha semplicemente raccolto i frutti di mesi di terrorismo psicologico e ha disposto nuove misure restrittive, annunciando, però, bontà sua: “Non manderemo le forze dell’ordine a casa degli italiani, ma siate prudenti”. 

Se una frase del genere fosse uscita dalla bocca di Berlusconi, quando era premier, lo avrebbero sbranato sui giornali, alla radio, in tv e, probabilmente, anche per strada. Le parole di Conte, invece, sono passate lisce come olio; anzi sembra quasi che il presidente del Consiglio ci faccia una gentile concessione a non mandare i carabinieri nelle nostre abitazioni, per controllare se siamo sei, sette o trenta. Una follia vera e propria, ma ormai pare che tutto sia lecito per questo esecutivo, spalleggiato dalla stragrande maggioranza dei cosiddetti mezzi di informazione (parola grossa…). Non c’è giornale che non apra col bollettino giornaliero dei contagiati da Covid, ovviamente omettendo di specificare quanti di essi siano asintomatici: così, la paura si diffonde di giorno in giorno e si arriva al terrore, che pervade molti nostri concittadini. Tanto che i virologi, specie praticamente sconosciuta fino allo scorso febbraio, parlano di un nuovo blocco totale delle attività per Natale “nell’ordine delle cose”. Ci risiamo, dunque. Conte tornerà a blindare il Paese, l’economia, già in coma, cesserà definitivamente di respirare e gli avvoltoi che, da tempo, volteggiano sulle nostre imprese morenti, potranno accaparrarsele senza grande sforzo. Per facilitare l’operazione, nel silenzio imbarazzante dell’opposizione, il Governo sta anche facendo ripartire le cartelle esattoriali e i pignoramenti: i giochi sono fatti, l’Italia muore e può essere depredata dai finanzieri internazionali, con l’aiuto dei traditori seduti a Palazzo Chigi e nei ministeri chiave. Hanno vinto loro, insomma. Anzi, hanno stravinto. E il Belpaese si avvia a una delle più drammatiche sconfitte della sua storia. Per evitarla, in zona Cesarini, ci sarebbe bisogno di un sussulto di dignità da parte di chi, almeno istituzionalmente, avrebbe il dovere di opporsi a questo scempio. Difficile che avvenga, difficilissimo che l’Italia si rialzi da questo colpo, che assomiglia molto a un ko definitivo. Ma c’è una speranza. L’unica e l’ultima che abbiamo: Il Prof e virologo Giulio Tarro. Le sue parole, i suoi fatti, non sono stati tenuti in considerazione. Tarro, portatore della verità, fa male e nuoce alla salute economica dei poteri massonici e di questo governo.

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