VOTO DEL 25 SETTEMBRE L’ANALISI DEL PRESIDENTE VINCENZO DE LUCA
Basta depressione, chi si è stancato stia a casa. Reagire subito, con umiltà e rigore. E’ in gioco il carattere di forza nazionale del PD”. Questa la dichiarazione di Vincenzo De Luca a tre giorni dal voto che ha sancito la vittoria nel paese del centro destra. Avverto fra la nostra gente un clima di depressione, di “fine della storia”. Credo sia indispensabile uscire subito da questo stato d’animo. Il colpo è stato duro. Ma occorre reagire con forza. Chi si è stancato, stia a casa.
Per chi vuole combattere è necessario guardare in faccia la realtà, con l’umiltà, il rigore, lo spirito autocritico necessariamente spietato, che ci è richiesto ora. Dice sempre il presidente della giunta della regione Campania che fa una dura reprimenda al suo partito: ” Prima che un problema di uomini e di programmi, c’è un problema di relazioni umane. Nei nostri confronti è cresciuto un sentimento di insofferenza, di estraneità. Veniamo percepiti come un misto di presunzione, di supponenza e di inconcludenza. Il nostro linguaggio ha dimenticato le parole della gente normale. Parliamo una lingua morta. Spesso, non ci ascoltano neanche. Offriamo, il più delle volte, un personale politico senza nessun legame con i territori, cresciuto nelle stanze ammuffite delle correnti, o nei salotti pieni di luce e privi di aria. Non si vede gente che provenga dalla fatica e che conosca l’odore della terra bagnata, o il rumore di una fabbrica o l’angoscia di una vita di povertà, di una bottega che chiude, di un lavoro che non arriva mai”. ” Non è finito il PD ma la vicenda di una forza politica, che non si è data una identità programmatica chiara e percepibile, e un modo di essere, di lavorare e di selezionare i suoi gruppi dirigenti sulla base del merito e della militanza. Riportare il sud al centro del dibattito, dice sempre De Luca per evitare di diventare un partito meno che regionale. Un apprezzamento a Letta e un bene al congresso con chiarimenti di fondo con un linguaggio di verità. ” E in ogni caso, auguri all’Italia”, conclude De Luca