DEVASTANTE IL BENEVENTO LA SALERNITANA AFFONDA NEL SANNIO
BENEVENTO (4-3-3):
Puggioni; Maggio, Volta, Billong, Letizia; Tello, Viola, Bandinelli (42’ st Del Pinto); Ricci (24’ st Insigne), Coda (27’ Asencio), Improta. A disp. Montipò, Gori, Sperandeo, Del Pinto, Antei, Di Chiara, Buonaiuto, Gyamfi, Nocerino, Volpicelli. All: Christian Bucchi
SALERNITANA (3-5-2): Micai; Perticone, Schiavi, Gigliotti; D.Anderson (8’ st Pucino), Akpa Akpro, Di Tacchio, Castiglia (15’ st Di Gennaro), Casasola; Jallow (33’ st Vuletich), Djuric. A disp. Vannucchi, Vitale, Mantovani, Odjer, Vuletich, Palumbo, Bocalon, Migliorini, A.Anderson, Mazzarani. All: Stefano Colantuono
ARBITRO: Sig. Ivano Pezzuto di Lecce (Lombardi/Raspollini) IV uomo: Massimi
NOTE. Marcatori: 30’ pt Maggio, 29’ st Improta, 44′ st Insigne, 49′ st Asencio (B); Ammoniti: Ricci, Improta, Billong (B), Akpa Akpro, Jallow, Schiavi (S); Angoli: 8-2; Recupero: 1’ pt – 5′ st; Spettatori: 13622 di cui 2000 circa da Salerno.
Quattro gli schiaffi ricevuti. Alla mezz’ora del primo tempo Maggio apre le danze, alla mezz’ora della ripresa Improta, uno degli ex dell’incontro, la chiude. In mezzo una squadra quella di Coalntuono, senza idee e senza anima. E anche l’ingresso di Di Gennaro nella ripresa non cambia la sostanza. E nel finale Roberto Insigne prima e Asencio poi mettono anche le ciliegine del poker sulla torta del derby campano. Ora martedi contro l’Ascoli l’occasione per il rilancio altrimenti si inizia ad aprire una falla pericolosa sull’operato di Colantuono.