Giornata di vigilia per la Salernitana che, nella giornata di domani, affronterà il Bologna nella sfida valida per la ventisettesima giornata di Serie A. Ad attendere le due squadre un Arechi gremito di tifosi: sono infatti 18.000 gli spettatori attesi per la sfida tra granata e rossoblù. Un impegno presentato nella consueta conferenza stampa pre gara dal tecnico Paulo Sousa, intervenuto ai microfoni dei cronisti presenti.
“Il collettivo viene prima del singolo – prosegue Sousa – sotto questo aspetto sarò intransigente e lo pretendo. Mi aspetto continuità, è ovvio, ma questo passa dalla tranquillità, dall’equilibrio, dalla consapevolezza della difficoltà della gara. Aver fatto risultato a Milano non vuol dire essere diventati perfetti, ci vuole consapevolezza che il Bologna si opporrà con un atteggiamento tattico preciso che renderà la strada in salita. In casa e fuori voglio lo stesso atteggiamento, con l’Arechi pieno che ci motiva nel momento di difficoltà possiamo superare gli ostacoli. E’ la gente che deve spingerci alla vittoria, per arrivare al trionfo serve il connubio con la gente e tocca a noi trascinarli dalla nostra parte. Voglio un ambiente che non sia troppo gasato o troppo depressi e che vada oltre il risultato della domenica”.
Sull’atteggiamento: “Domani voglio che i tifosi si sentano ben rappresentati, sono la nostra forza.Dobbiamo trasmettere alla gente quel senso d’appartenenza che ci deve contraddistinguere giorno dopo giorno. Mi aspetto una partita molto difficile, potremmo commettere errori ed è lì che il pubblico deve aiutarci, motivarci e spingerci verso la vittoria. L’Arechi deve essere così. Se fuori casa riescono a dare un grosso contributo, figuriamoci quanto possono darci quando giochiamo nel nostro stadio. Se siamo uniti possiamo costruire un futuro di alto livello per Salerno e per la Salernitana. Domani sarà un bel banco di prova pure dal punto di vista tattico, visto che il Bologna è molto diverso dalle squadre affrontate sin ora”.
Sul modulo: “A voi piacciono molto i numeri, i dati dicono che i gol non sono arrivati dagli attaccanti ma dai centrocampisti. Tutti avranno la possibilità di fare gol, abbiamo gente in grado di essere pericolosa in zona offensiva. Domani avrò bisogno sia di Dia, sia di Piatek. Mi hanno dimostrato di essere pronti, a prescindere da chi agisca alle loro spalle”.