SALERNITANA, CASTORI IL TECNICO DELLA PROMOZIONE TORNA A SALERNO, VIETRI SUL MARE E IN TV AL SUPERCLASSICO FA IL PIENO

Fabrizio Castori il tecnico della promozione un serie A della Salernitana è tornato a Salerno per presentare il suo libro dal titolo “La storia di Mister Promozioni”e per partecipare al Superclassico la trasmissione di Tv oggi prodotta da Vittorio Mendozi ed Emanuele Sicignano e presentata da Erennio De Vita.
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“Si torna sempre dove si è stati bene”. Parola di Fabrizio Castori che, a Marina di Vietri sul Mare, ha presentato il suo libro: “La storia di Mister Promozioni”. Nel comune costiero , il mister ha ricevuto in omaggio, tra gli altri, un ippocampo granata in ceramica simbolo del territorio. Tra i presenti durante la presentazione c’erano il sindaco Giovanni De Simone, che ha annunciato la volontà di insignire l’allenatore del titolo di cittadino onorario, il consigliere comunale Salvatore Pellegrino, Vittorio Mendozzi e Cosmo Di Mauro, presidente della locale Pro loco che ha organizzato l’evento. Insieme a Fabrizio castori il coautore del libro il giornalista Massimo Boccucci.
Per presentarlo ha scelto Vietri sul Mare, dove ha trascorso momenti indimenticabili in occasione dell’ultima stagione vissuta con la Salernitana. Una carriera, quella del tecnico marchigiano, costellata di battaglie e successi: da Tolentino a Lanciano, da Cesena ad Ascoli, da Carpi a Trapani, fino all’ultima impresa con i granata. Dallo scetticismo iniziale, alla vittoria finale del campionato: «Non mi sono mai fatto condizionare – ricorda Castori – e abbiamo trasformato quello scetticismo in motivazioni, l’ho combattuto con il lavoro e l’abbiamo mutato in risorsa». Guardando all’attuale stagione della Salernitana, il tecnico della promozione in A del 2021 non dà consigli, ma invita a non dare nulla per scontato: «Un’eccessiva fiducia può nuocere – afferma – si rischia di diventare superficiali, la categoria non va mai data per scontata, poi, in serie A ci si può salvare, in ogni caso, con pochi punti, perché ci sono due campionati in uno e l’impresa è possibile». Infine per la partita in casa del Sassuolo si dice fiducioso: «E’ uno scontro diretto in piena regola – conclude – loro hanno valori importanti lì davanti, ma anche difficoltà in difesa, dall’altra parte la Salernitana può fare molto bene con Dia e Ikwuemesi, per cui è una gara tutta da giocare».
Aneddoti, storie ed emozioni: l’allenatore della storica stagione 2020/21 culminata con il ritorno dei granata in Serie A dopo 23 anni, ha raccontato la sua carriera, che lo ha visto partecipe in tutte le categorie del calcio italiano. Ad accompagnare il mister anche Carlo Pescosolido, suo storico preparatore atletico e il figlio Marco, match analyst. “Si torna sempre dove si è stati bene. Non potevo dire di noi agli amici che hanno organizzato questa serata con molto affetto, lo stesso affetto che provo io per loro – ha detto il mister, che negli anni della sua permanenza in granata è vissuto proprio nella piccola cittadina costiera – L’idea del libro è nata da Massimo Boccucci e da mio genero Simone Paolo Ricci. Desideravamo raccontare la mia storia, per certi versi un po’ unica. Dalla terza categoria alla Serie A, arrivandoci vincendo i campionati. Al di là dei risultati, mi piace raccontare il libro attraverso tre aspetti fondamentali: la passione che ho messo nel coltivare quello che prima per me era un hobby, e successivamente è diventata una professione; il senso di responsabilità quando, con tre figli, ho lasciato il mio lavoro ed iniziato ad essere un allenatore professionista in Serie D”.
E per fare tutto questo “ci vuole del coraggio – ha dichiarato l’allenatore – e in quel momento c’era il bisogno che dessi delle risposte, non potevo fallire. Quando si è con le spalle al muronon si può sbagliare, non solo a livello sportivo ma anche a livello di vita, perché la famiglia si mantiene con il lavoro; ed infine la riconoscenza. Come tutti ho avuto momenti difficili dove sono stato aiutato, successivamente ho cercato di restituire questa riconoscenza donatami nella vita. Non potevo tradire la fiducia di chi mi ha teso la mano nelle difficoltà. Ho cercato di renderla anche con i risultati”.
IL LIBRO
Fa la storia il marchigiano Fabrizio Castori, classe 1954, diventato allenatore di calcio per caso a 26 anni dopo aver messo su famiglia e scelto la professione inizialmente da ragioniere, per poi mettersi in proprio nel settore delle calzature. Mirabile esempio di self-made man, è l’unico tecnico italiano ad aver scalato tutti i campionati, conquistando dieci promozioni nel passare dai dilettanti ai professionisti con due avventure in Serie A, sedici in B e otto in C. Tra gli allenatori in attività vanta il maggior numero di panchine in B, nonché il quarto assoluto nella categoria. La sua è una favola che ha lasciato l’impronta nelle città in cui ha vinto, diventando un beniamino della tifoseria: da Tolentino a Lanciano, da Cesena ad Ascoli, da Carpi a Trapani, fino all’ultima impresa con la Salernitana. E conosciuto come l’uomo delle imprese impossibili che diventano possibili. Si distingue per temperamento e fortissima personalità, mostrandosi come sergente di ferro dal cuore grande che alle squadre dà l’identità e la filosofia di gioco. A Lanciano, tifosi e giornalisti coniano l’espressione “castorizzati” perché la squadra e l’ambiente incarnano il carattere del condottiero. Ha vinto perfino da volontario presso la comunità di San Patrignano, che si occupa di recupero dei tossicodipendenti, quando con Marcello Chianese ha usato il calcio come terapia, diventando testimonial della stessa comunità: la squadra si iscrive al campionato di Terza Categoria e viene promossa in Seconda. Prefazione di Arrigo Sacchi.
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