SALERNITANA TARTASSATA DAGLI ARBITRI COLPA DEI PSEUDO ULTRAS

La Salernitana è ormai una squadra sola contro tutti, contro un sistema marcio e logoro, contro una classe arbitrale scadente e punitiva. I casi Pordenone e Chievo sono la punta dell’iceberg di una situazione vergognosa generata dal male che Salerno sta facendo alla Salernitana. Il goal fantasma del Chievo è la goccia che ha fatto traboccare il vaso. A indebolire la formazione granata sicuramente ci sono i pseudo ultras (gli ultras reali sono un altra cosa, ci mettono la faccia, la firma e il cuore) i quali, come un tarlo, stanno logorando il sistema granata la cui galassia li vede nettamente minoritari. Gli argomenti usati come quello della multiproprietà, il continuo gettito di fango e veleno nei confronti della società, della squadra e della dirigenza, di chi non si allinea alle loro idee, di fatto, ha scavato un solco pericoloso nella vita della Salernitana. Una protesta ultras ha delle basi concrete e argomentate, quella di Salerno ha solo pretesti, nulla a che vedere con un discorso costruttivo che tutti avrebbero sposato, questi sono pseudo ultras che si nascondano dietro la parola ultras. Non si firmano, non ci mettono la faccia, non si fanno vedere. Sono dei vigliacchi che stanno cercando di attentare alla vita della Salernitana sperando che Lotito si rompa e lasci stare tutto. E invece non hanno capito niente perchè sono stupidi. Lotito li terrà sempre fuori, non li farà “mangiare”, non gli farà fare i propri interessi. Sono schifati dall’intera città, dalla tifoseria, dai club organizzati ma la eco del loro rompere i coglioni arriva nei piani alti e la Salernitana risulta indebolita a tutti i livelli con ricadute pericolose. Di fatto non riescono ad ottenere che Lotito se ne va ma indeboliscono la Salernitana nei fianchi. I
Il caso Pordenone, le scommesse, l’arbitro di Nocera, il goal di De Luca sono episodi non comuni. L’azione dei pseudo ultras supportata da una parte della stampa (intrecci strani e inquietanti tra alcuni giornalisti e i pseudo ultras) forniscono un eco rumoroso e frastornante volutamente controproducente per i granata. Non a caso questa gentaglia dei pseudo ultras per l’intera settimana hanno indugiato sul rigore non dato alla Reggina lunedì scorso creando un atmosfera tutta strana la cui conseguenza psicologica ha portato assistente e arbitro ha inventarsi il goal del Chievo. Striscioni anonimi, titoli bacchettoni, articoli a doppio senso fanno parte del contesto di un intreccio nefasto e pericoloso tra una parte della stampa e i pseudo ultras. Non ci giriamo intorno, i pseudo ultras fanno il tifo contro la Salernitana, sperano che le cose vanno male per poter far posizionare la gente comune sulle proprie azioni. E non a caso la Salernitana accortasi da tempo di questo stato di cose ha messo alla porta totalmente o parzialmente i giornalisti complici dei pseudo ultras. La città, l’ambiente tutti hanno capito questo ma nessuno ha il coraggio di dirlo per rappresaglie e vendette. Tutto comprensibile. Ora che la curva, il covo dei pseudo ultras(non tutti sia chiaro) è chiusa, non riescono a condizionare come in passato quando per andare contro buttavano bombe carta e cose simili per creare danni alla società, tattica che si usa solitamente nel calcio in generale. Hanno cambiato sistema, sono stati costretti ad adottare altri stratagemmi. Troppo facile rispondere perchè in 50 anni la Salernitana è stata solo una volta in serie A. A Salerno tutti lo sanno ma nessuno ha il coraggio di dirlo. La colpa degli insuccessi della Salernitana è di questa piccolissima parte di persone. Riusciranno Lotito e Fabiani a fare un eccezione portandola in serie A? In questo modo è dura ma tenendoli ancora fuori, limitandoli e facendoli rimanere nell’anonimato forse, con il tempo, la risposta potrebbe essere ottimistica. Per il momento stanno vincendo i pseudo ultras, il loro atteggiamento sta portando ad arbitraggi come quelli con Pordenone e Chievo. Ma bisogna dare sempre tempo al tempo. Sergio Vessicchio